L’Abete rosso di Sitka, conosciuto anche con il nome scientifico di “Picea Sitchensis”, è un albero appartenente alla famiglia delle “Pinaceae”. Al pari del più conosciuto “Abete Rosso” prende il nome di “Peccio di Sitka”.

Questa specie è originaria della costa occidentale dell’America del Nord. Cresce dal Sud della California meridionale fino a Nord, in Alaska, prediligendo terreni umidi e ben drenati.
Il suo nome comune deriva dall’isola di Sitka, in Alaska, dove un esemplare di questa specie è stato classificato per la prima volta.
Questa specie vegeta a quote comprese tra 0 e 1200 m, sempre in prossimità dell’Oceano Pacifico, su suoli di natura eterogenea ma caratterizzati da uno spesso strato di humus. Il clima dell’habitat risulta essere molto umido, con inverni non eccessivamente cruenti.
Si tratta di un albero solitario facente parte delle conifere a rapida crescita e molto longevo. Rappresenta la più grande specie esistente di Abete rosso, con un’altezza media che si attesta tra i 50 e i 70 metri e che, in casi eccezionali, può raggiungere anche 90 o addirittura 100 metri.
È dotato di fusto monopodiale e dritto con un diametro che, ad altezza d’uomo, può arrivare a misurare 5 metri. La chioma è piramidale o conica, con i primi rami ad un’altezza di 30-40 metri negli esemplari più anziani.
La corteccia, di colore grigio scuro, è sottile e tende a staccarsi in scaglie circolari di 5–20 centimetri di diametro.
Il legno di Sitka è quasi indifferenziato tra alburno e durame, con una colorazione bruno-rossastro chiaro. Ha tessitura e fibratura regolare e, a differenza delle altre specie della famiglia, è privo di resina.
Il legno di abete rosso di Sitka è generalmente facile da lavorare, può essere tagliato, levigato e rifinito senza che sorgano particolari complicazioni. Si presta in modo facile e veloce al processo di essiccazione ma è poco resistente ad agenti atmosferici e agli attacchi di specie fungine e di insetti, come ad esempio gli xilofagi. Può tuttavia essere sottoposto a dei trattamenti mirati a migliorarne la durabilità.
Il peccio di Sitka è di grande importanza per la produzione di legname e per l’industria cartaria:
Il suo legno è largamente usato per la fabbricazione di strumenti musicali, in quanto ha un’ottima resistenza, abbinata a leggerezza. Inoltre l’assenza di nodi lo rende un ottimo conduttore del suono.

È particolarmente adatto per l’alberatura delle navi a vela e per parti in legno di aerei da turismo. Gode poi di una certa stima per l’utilizzo in ebanisteria e per la realizzazione di lavori generici da interni.
Il peso specifico, come è ovvio che sia, viene molto influenzato dalle condizioni specifiche dell’area in cui cresce un certo esemplare di Sitka. È tuttavia possibile individuare una forbice rappresentativa che va dai 380 ai 480 kg/m3 a seguito del processo di essiccazione all’aria.
Al giorno d’oggi l’Abete rosso di Sitka può essere trovato in gran parte del mondo. Già a partire dalla prima metà del XIX secolo questa specie è stata trapiantata con successo in Europa, Nuova Zelanda, in Gran Bretagna e Irlanda dove è ormai naturalizzato. Nei primi anni del XX secolo fu invece il turno della Norvegia, dove oggi si stima siano presenti ben 50.000 ettari di foresta impiantati con questa specie.
Successivamente si è fatto strada anche in alcune zone di: Islanda, Polonia, Germania, Austria e Francia. Il “Picea Sitchensis” è molto apprezzato per la sua crescita veloce in terreni poveri e per la sua resistenza in aree esposte, nelle quali pochi altri alberi potrebbero sopravvivere.
In condizioni ideali può crescere anche di 1,5 metri anno rendendolo perfetto per opere di rimboschimento tese a riparare i danni provocati alla natura dall’uomo stesso.
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