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IMBUIA: Noce Brasiliano delle foreste subtropicali

Imbuia (Ocotea porosa)

L’Imbuia, conosciuta anche come noce brasiliana, è il nome comune dell’albero Ocotea porosa, una specie appartenente alla famiglia delle Lauracee, la stessa della cannella e dell’alloro. Il nome scientifico completo è Ocotea porosa, e si tratta di una pianta endemica del Sud America, in particolare del Brasile meridionale. I suoi nomi in portoghese includono “imbuia”, “embuia”, “canela-imbuia” e “umbuia”, con leggere variazioni regionali. Apprezzata per il suo legno di alta qualità, è considerata una delle specie legnose più pregiate del Brasile.

Imbuia (Ocotea porosa)

L’habitat naturale dell’Imbuia è costituito dalle foreste montane subtropicali di Araucaria, un tipo di ecosistema tipico del sud del Brasile. La specie si trova principalmente negli stati di Paraná e Santa Catarina, dove ha assunto anche un valore simbolico: dal 1973 è l’albero ufficiale di Santa Catarina. Meno comune ma comunque presente negli stati di São Paulo e Rio Grande do Sul, l’Imbuia potrebbe essere diffusa anche in alcune aree limitrofe di Paraguay e Argentina. Ama i climi umidi, i terreni ben drenati e le esposizioni soleggiate, preferendo altitudini medie o alte.

In natura, l’Imbuia (Ocotea porosa) può raggiungere dimensioni notevoli: fino a 40 metri di altezza e 1,8 metri di diametro del tronco. Tuttavia, in contesti coltivati o ornamentali, la crescita è più lenta e l’albero tende a non superare i 18–20 metri. È una specie a crescita lenta, un fattore che contribuisce sia alla qualità del suo legno sia alla sua vulnerabilità ecologica.

L’Imbuia è un albero semideciduo, che può perdere parte delle foglie in periodi sfavorevoli. Ha una chioma aperta e oblunga, con un fusto corto e diritto. La corteccia è sottile, di colore marrone-grigiastro, e le foglie, tipiche delle Lauracee, sono semplici, alterne e coriacee. Il legno mostra fibre dritte o intrecciate, una tessitura fine e una superficie liscia e leggermente lucida.

Uno degli aspetti più apprezzati dell’Imbuia (Ocotea porosa) è il suo durame, che presenta tonalità che vanno dal giallo-bruno al marrone molto scuro, con venature irregolari che rendono ogni pezzo unico.

L’alburno si distingue chiaramente, con un colore più chiaro e una larghezza che varia tra i 3 e i 6 cm. Il legno ha un profumo caratteristico, con note di noce moscata e cannella, che ne aumenta il valore anche dal punto di vista sensoriale.

Grazie alla sua resistenza naturale a tarli, funghi e termiti, il legno di Imbuia è molto ricercato in falegnameria di alta qualità. È utilizzato per la produzione di mobili di lusso, impiallacciature decorative, pavimenti in parquet, pannellature interne, scale, torniture e carpenteria esterna come ponti, traversine ferroviarie e picchetti. La lavorazione è agevole: può essere tagliato e rifinito con attrezzi ordinari, e si presta bene a inchiodatura e avvitatura, mentre l’incollaggio è discreto.

Il peso specifico del legno stagionato si aggira intorno ai 720–850 kg/m³, rendendolo un materiale moderatamente pesante ma molto stabile. La durezza è confermata dalla scala Janka, con un valore di 16.390 N, che ne testimonia la notevole resistenza alla compressione e all’usura.

Oltre al suo impiego industriale, l’Imbuia (Ocotea porosa) è anche un albero ornamentale, grazie alla sua eleganza e alla fragranza del legno. È inoltre considerata una specie pioniera naturale, utile nei progetti di riforestazione e ripristino degli ecosistemi autoctoni, perché capace di adattarsi a suoli disturbati e di offrire cibo alla fauna selvatica. Non presenta usi alimentari o medicinali noti, ma è culturalmente molto importante nelle regioni in cui cresce.

Nonostante il suo valore economico, l’Imbuia è oggi classificata come “Vulnerabile” nella Lista Rossa IUCN, a causa della deforestazione e dello sfruttamento eccessivo del legno. La sua crescita lenta, unita alla raccolta incontrollata in natura, ha portato a una riduzione drastica delle popolazioni selvatiche. Per questo motivo, è fondamentale promuovere la coltivazione sostenibile, proteggere i suoi habitat naturali e regolamentare il commercio del legno per garantire un futuro a questa magnifica specie.

Se vuoi conoscere altre specie di albero: visita l’Enciclopedia del Legno di Brini Legnami qui.

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