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IPÈ: Dalla cultura indigenza all’apprezzamento globale

Ipè (Handroanthus)

L’Ipè, noto anche con i nomi di Pau d’Arco, Lapacho o Tabebuia, è un albero maestoso originario delle foreste tropicali e subtropicali dell’America Latina. Tecnicamente con Handroanthus non si identifica soltanto l’Ipè, ma un vasto gruppo di alberi appartenenti alla famiglia delle Bignoniaceae. In passato classificati nel genere Tabebuia, oggi gli Ipè sono ufficialmente riuniti sotto Handroanthus, tra cui spiccano specie come H. impetiginosus, H. serratifolius, H. heptaphyllus e H. guayacan. Questi alberi sono rinomati non solo per la loro bellezza ornamentale, ma soprattutto per la straordinaria qualità del loro legno.

Ipè (Handroanthus)

L’habitat naturale dell’Ipè (Handroanthus) si estende tra le zone calde e umide del bacino amazzonico, le regioni aride del Cerrado brasiliano, fino ad ambienti di alta quota sulle Ande tropicali. Predilige suoli ben drenati, sabbiosi o argillosi, e si adatta sorprendentemente bene anche a terreni poveri o degradati. La pianta è capace di tollerare stagioni secche prolungate, ma predilige climi caldi con piogge regolari, tra i 0 e i 1200 metri di altitudine.

Dal punto di vista delle dimensioni, l’Ipè è un albero di tutto rispetto. In condizioni favorevoli può raggiungere i 35 metri di altezza, con tronchi che superano spesso il metro di diametro. La chioma è ampia e irregolare, spettacolare quando l’albero fiorisce, perdendo completamente le foglie per offrire uno spettacolo di fiori gialli, rosa, viola o bianchi. Le foglie, composte da 5 a 7 lobi lanceolati, sono decidue, perdute durante la stagione secca o prima della fioritura.

La struttura dell’Ipè (Handroanthus) è solida e longeva. La corteccia, ruvida e grigio-marrone, è nota per il suo utilizzo tradizionale in fitoterapia, mentre la fibra legnosa è estremamente compatta, con venature generalmente dritte e pori piccoli. I frutti sono capsule legnose allungate che rilasciano numerosi semi alati, diffusi dal vento.

Il legno dell’Ipè è tra i più pregiati e resistenti al mondo. L’alburno si presenta in tonalità giallastre o grigiastre, mentre il durame, molto più apprezzato, varia dal marrone oliva al verdastro, spesso con riflessi dorati o scuri che si accentuano con il tempo.

Questo legno è eccezionalmente duro e resistente, al punto da essere naturalmente immune ad attacchi di insetti xilofagi, funghi e marcescenza. Il suo peso specifico a secco oscilla tra i 900 e i 1050 kg/m³, ma può superare i 1200 kg/m³ da verde, rendendolo uno dei legni più pesanti in assoluto.

Tuttavia, questa durezza ha un prezzo: l’Ipè è difficile da lavorare, richiede utensili speciali e molta esperienza. Nonostante ciò, il risultato è eccellente. Il legno viene ampiamente usato per pavimentazioni esterne (decking), pontili, strutture portanti, mobili di lusso, strumenti musicali, e persino manici di utensili, grazie alla sua durata estrema. È spesso preferito ad alternative più trattate chimicamente, perché l’Ipè resiste naturalmente alle intemperie senza bisogno di impregnanti.

Oltre al valore economico, l’Ipè (Handroanthus) conserva anche un’importanza culturale. Le popolazioni indigene dell’Amazzonia utilizzano la sua corteccia per preparare il Lapacho, un decotto considerato utile contro infezioni, dolori articolari e disturbi respiratori. In Brasile, gli alberi fioriti sono un simbolo nazionale, spesso piantati in parchi e viali per la loro spettacolare fioritura.

Dal punto di vista conservazionistico, il genere Handroanthus non è oggi incluso negli allegati CITES, ma l’intensivo sfruttamento per la produzione di legname potrebbe rappresentare una minaccia futura per alcune popolazioni locali. Le foreste in cui cresce sono tra le più vulnerabili del pianeta, e per questo è sempre più diffusa la pratica della certificazione forestale (es. FSC) e della gestione sostenibile del taglio.

In conclusione, l’Ipè rappresenta un perfetto esempio di equilibrio tra bellezza naturale, valore materiale e tradizione culturale. Imponente, resistente e profondamente radicato nei territori sudamericani, è una risorsa preziosa da conoscere, rispettare e proteggere.

Se vuoi conoscere altre specie di albero: visita l’Enciclopedia del Legno di Brini Legnami qui.

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