Il Jatobá, conosciuto scientificamente come Hymenaea courbaril, è un albero maestoso appartenente alla famiglia delle Fabaceae. È noto per la sua imponenza, la resistenza e la versatilità dei suoi prodotti. Originario delle foreste tropicali dell’America Centrale e Meridionale, questo albero si estende dai Caraibi fino al Brasile settentrionale, colonizzando ambienti diversi, dalle foreste umide premontane alle foreste tropicali secche, spesso su terreni ben drenati di sabbia e limo lungo fiumi e pendii collinari.

Il Jatobá è stato studiato sin dai tempi coloniali e possiede numerosi sinonimi botanici, tra cui Hymenaea animifera, Hymenaea resinifera e Hymenaea candolleana. Il nome “Hymenaea” deriva dal greco, in riferimento alle unioni matrimoniali, richiamando forse la durata e la robustezza dell’albero. “Courbaril” è invece il termine francese utilizzato nei Caraibi. Nelle regioni native, è anche chiamato “stinking toe” o “dito puzzolente” per il particolare odore della polpa dei suoi frutti.
Il Jatobá si distingue per la sua struttura imponente e il fusto dritto, che è spesso libero da rami per 20-25 metri. Questa caratteristica lo rende ideale per il legname da costruzione. Raggiunge altezze fino a 50 metri e diametri del tronco che possono superare il metro.
Le radici possono svilupparsi come strutture aeree o basali ingrossate, conferendo maggiore stabilità all’albero e adattandosi a terreni poco profondi o soggetti a erosione. La chioma, ampia e ombreggiante, ospita foglie composte e bifogliate, di un verde intenso e lucido, con ciascun foglietto ovale-lanceolato lungo 3-12 centimetri, che cattura l’umidità e la luce solare necessaria alla fotosintesi, favorendo anche la protezione del suolo sottostante dalla siccità.
La corteccia del Jatobá è liscia nei giovani esemplari e diventa rugosa con l’età, di colore grigio chiaro tendente al marrone. Questo albero produce inoltre una resina arancione molto appiccicosa, conosciuta come “animé”, che viene raccolta per scopi commerciali e tradizionali. La resina si scioglie facilmente al calore, emette un profumo gradevole e intrappola gli insetti, similmente al copale. Storicamente, l’animé è stata utilizzata come ingrediente medicinale per problemi polmonari e in unguenti curativi; oggi è prevalentemente impiegata nella produzione di incenso e vernici.
Il legno del Jatobá (Hymenaea courbaril) è particolarmente apprezzato per la sua durezza e durata. Con una densità compresa tra 710 e 820 kg/m³ supera in resistenza numerose specie temperate, come la quercia bianca o l’abete Douglas, ed è paragonabile al noce brasiliano. Il durame è di colore rossastro con striature nere, che tendono a intensificarsi nel tempo, mentre l’alburno è più chiaro e ben delimitato. Grazie a queste caratteristiche, il legno è impiegato nella costruzione di pavimenti, mobili, strumenti musicali e oggetti di artigianato di alto pregio. Nonostante sia difficile da lavorare a causa della sua densità.
I frutti del Jatobá, lunghi baccelli contenenti una polpa farinosa e dolce, sono stati un alimento fondamentale per le popolazioni indigene. Nonostante il forte odore, la polpa è commestibile, ricca di amido e proteine, e può essere consumata cruda, essiccata o trasformata in farina per zuppe, biscotti e bevande come l’atole. Questo alimento vegetale è anche utilizzato come mangime concentrato per animali. Le caratteristiche della polpa e la facilità di conservazione hanno reso il Jatobá un elemento chiave della dieta e della cultura alimentare delle comunità locali.
Il Jatobá (Hymenaea courbaril) svolge un ruolo fondamentale nelle foreste tropicali: offre rifugio agli animali, favorisce la fertilizzazione dei terreni e contribuisce alla stabilità dell’ecosistema.
La raccolta illegale del legno rappresenta una minaccia in alcune aree, rendendo necessaria la gestione sostenibile e la protezione legale dell’albero. Progetti di riforestazione e uso responsabile del legname aiutano a conservare questa specie straordinaria, garantendo che continui a fornire risorse preziose alle popolazioni locali e a mantenere l’equilibrio degli ecosistemi tropicali.
La sua lunga storia di utilizzo, le caratteristiche uniche e la capacità di adattamento a diversi ambienti lo rendono una specie di grande valore botanico, culturale ed economico, simbolo della ricchezza e della diversità delle foreste tropicali dell’America Latina.
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