Conosciuto con diversi nomi a seconda delle regioni – fraché o fraké in Africa, limba o korina negli Stati Uniti, afrormosia nel Regno Unito – Terminalia superba è un albero tropicale imponente appartenente alla famiglia delle Combretaceae. Questa specie originaria dell’Africa occidentale si estende dalla Guinea Bissau fino alla Repubblica Democratica del Congo e all’Angola, prosperando nelle foreste pluviali umide.

Il Fraché (Terminalia superba) predilige le foreste tropicali umide, trovando le condizioni ideali in aree caratterizzate da piogge abbondanti (tra 1.200 e 1.800 mm l’anno) e temperature elevate comprese tra 22 °C e 30 °C, sebbene tolleri escursioni tra 18 °C e 36 °C. Si adatta facilmente a diversi tipi di suolo, dai fertili terreni alluvionali alle sabbie lateritiche, passando per le argille basaltiche e i suoli vulcanici. È una pianta pioniera, capace di rigenerarsi spontaneamente in zone disturbate o disboscate, e spesso domina il paesaggio lungo strade e radure grazie alla sua crescita rapida e alla spiccata eliofilia.
Terminalia superba raggiunge dimensioni impressionanti: può crescere fino a 50-60 metri d’altezza, con tronchi che arrivano ai 2 metri di diametro. Gli esemplari giovani, coltivati in piantagione, possono sviluppare un fusto di 50 cm di diametro già in vent’anni. Il tronco si presenta diritto e slanciato, privo di rami per buona parte dell’altezza, con contrafforti basali che possono elevarsi fino a sei metri dal suolo.
Le foglie del Fraché (Terminalia superba) sono caduche, misurano circa 10 cm di lunghezza per 5 cm di larghezza e cadono durante la stagione secca, da novembre a febbraio. I fiori, piccoli e bianchi, sbocciano poco prima dell’emissione delle nuove foglie, riuniti in spighe lunghe una decina di centimetri. I frutti, samare a due ali, sono adattati alla dispersione anemofila (tramite vento). La corteccia, liscia nei giovani alberi, si fa più fessurata con l’età. Il sistema radicale è perlopiù superficiale e il fittone tende a scomparire con la maturità. La fibra del legno è generalmente diritta, con una tessitura da media a grossolana.
Il legno di Terminalia superba si distingue per l’ampia varietà cromatica. L’alburno si presenta chiaro, tendente al crema o al giallo pallido. Il durame, invece, può avere un colore uniforme e chiaro detto bianco limba; con suggestive venature nere e marroni, detto nero limba; oppure con un’alternanza di tonalità chiare e scure.
Il legno ha una durezza da leggera a media, con buona lavorabilità e una stabilità eccellente una volta essiccato.
La facilità di lavorazione rende il fraché un materiale molto ricercato in falegnameria e industria. Viene impiegato nella produzione di mobili di alta gamma, parquet, rivestimenti interni, pannelli per compensato e impiallacciature. Il suo legno ha avuto anche un ruolo storico nella liuteria: Gibson, infatti, lo scelse per realizzare i leggendari modelli di chitarra Flying V ed Explorer del 1958, sfruttandone il perfetto equilibrio tra leggerezza e sustain sonoro. Il nero limba è inoltre molto apprezzato nella realizzazione di racchette da ping-pong, in particolare come strato esterno per aumentare controllo e topspin.
Altri utilizzi includono telai di veicoli, utensili domestici, giocattoli, articoli sportivi, oltre alla produzione di carta e carbone.
Il peso specifico del legno essiccato di Terminalia superba si aggira intorno ai 450–550 kg/m³, rendendolo relativamente leggero rispetto ad altre essenze tropicali. Fresco, può raggiungere i 650–750 kg/m³.
Oltre agli usi commerciali, il Fraché (Terminalia superba) ha una lunga tradizione nella medicina popolare africana. La corteccia è impiegata come astringente, anaflogistico ed espettorante per trattare ferite, infiammazioni gengivali, problemi respiratori, malaria e diarrea. Le foglie sono considerate diuretiche, mentre le radici possiedono proprietà lassative. Curiosamente, dalla corteccia si ricavano anche tinture naturali. È possibile ottenere un colorante giallo che, con l’aggiunta di sali di ferro o fango genera tonalità rosso-nerastre usate per tingere tessuti.
L’albero, per via della sua altezza, è spesso bersaglio dei fulmini, un rischio naturale che accompagna la sua imponenza. Nonostante l’intenso sfruttamento commerciale, Terminalia superba non è attualmente considerata una specie minacciata. Programmi di riforestazione e gestione forestale avviati dagli anni ’50 hanno contribuito a mantenere popolazioni stabili. Tuttavia, pratiche non sostenibili in alcune aree impediscono la certificazione FSC del suo legname, richiamando l’attenzione sulla necessità di una gestione responsabile per assicurare un futuro a questo gigante delle foreste tropicali.
Se vuoi conoscere altre specie di albero: visita l’Enciclopedia del Legno di Brini Legnami qui.