Il Ciavardello, conosciuto con il nome scientifico “Torminalis glaberrima”, è un albero appartenente alla famiglia delle “Rosaceae”, noto per le sue caratteristiche ornamentali, il legno di pregio e alcune applicazioni tradizionali in erboristeria.

In passato, questa specie era classificata come “Sorbus torminalis”, ma studi più recenti hanno portato alla creazione del genere “Torminalis”, che riflette una migliore comprensione della sua morfologia e genetica.
Il nome del genere, “Torminalis”, deriva dal latino tormina, che significa “dolore addominale” o “crampi intestinali”. Questa denominazione è legata all’uso tradizionale dei suoi frutti, che se consumati acerbi potevano causare disturbi intestinali, ma una volta maturi o fermentati, erano considerati utili per alleviare gli stessi problemi.
L’epiteto specifico “glaberrima” significa “liscia” o “priva di peli”, probabilmente in riferimento alla superficie delle foglie o di altre parti della pianta, distinguendola da specie affini.
Il Ciavardello (Torminalis glaberrima) è originario dell’Europa, del Nord America e del Sud-Est Asiatico. È diffuso principalmente nelle regioni temperate, dove cresce in boschi misti, pendii collinari e foreste aperte.
Predilige terreni ben drenati e ricchi di sostanze organiche, ma si adatta facilmente a diverse condizioni climatiche e di suolo. Nel bacino del Mediterraneo, è frequente in habitat caratterizzati da estati calde e inverni miti, mostrando un’elevata tolleranza alle variazioni climatiche.
Il Ciavardello (Torminalis glaberrima) può raggiungere un’altezza di 15-25 metri, con un tronco dal diametro massimo di 60 cm. La chioma è globosa, irregolare e densa, leggermente appiattita nella parte superiore, rendendo l’albero particolarmente decorativo.
Le foglie di questa specie sono semplici, lobate, con margine dentato e nervature pennate, conferendo loro una forma che ricorda quella del platano. Sono di un verde intenso durante la stagione vegetativa e assumono splendide tonalità gialle e rosse in autunno.
La corteccia è liscia con lenticelle evidenti, soprattutto nella parte basale del tronco. Con l’età, può sviluppare leggere fessurazioni.
I fiori, piccoli e bianchi, sono raggruppati in corimbi e compaiono in primavera. Sono apprezzati per la loro discreta bellezza e per l’attrazione che esercitano su insetti impollinatori.
I frutti sono infruttescenze di colore nocciola, che maturano in autunno. Sebbene commestibili, non sono particolarmente apprezzati per il consumo diretto, ma trovano alcune applicazioni nella cucina tradizionale e nell’erboristeria.
Il legno del Ciavardello (Torminalis glaberrima) è pregiato e ricercato per la sua qualità. Poco differenziato tra alburno e durame, in età matura assume una tonalità rosso-bruno chiaro. Ha una grana fine e compatta, con porosità irregolare. Questo lo rende particolarmente adatto a lavorazioni di precisione e conferisce al materiale una grande durevolezza. È naturalmente resistente a termiti e insetti.
Nonostante sia poco commercializzato a causa della scarsa disponibilità, il legno del Ciavardello è molto apprezzato in:
- Ebanisteria: Per la realizzazione di mobili di pregio;
- Torneria e intarsio: Grazie alla compattezza e alla bellezza del legno;
- Liuteria: Per la produzione di strumenti musicali, valorizzando le sue ottime proprietà acustiche.
Con un peso specifico medio di 700 kg/m³, il legno del Ciavardello (Torminalis glaberrima) è duro, compatto e robusto, caratteristiche che lo rendono ideale per applicazioni artigianali di alta precisione. Questo albero rappresenta un patrimonio naturale e culturale che merita attenzione per il suo valore ornamentale, ecologico e artigianale.
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