L’Abete di Douglas (Pseudotsuga menziesii), noto anche come Douglasia costiera o, impropriamente, Pino dell’Oregon, è una conifera appartenente alla famiglia delle Pinaceae. Il suo nome comune deriva dal botanico scozzese David Douglas, che nel 1827 inviò in Europa il primo materiale per la propagazione della specie. Il nome scientifico, invece, è un omaggio al naturalista Archibald Menzies, che lo descrisse per la prima volta nel 1791. Questo albero è particolarmente apprezzato per la sua imponenza, la rapidità di crescita e il pregio del legname che fornisce.

Il Douglas è originario delle regioni costiere del Nord America, con un’ampia distribuzione dalla Columbia Britannica, in Canada, fino alla California, negli Stati Uniti. La specie si trova principalmente negli stati di Washington, Oregon e California, con un habitat che varia dal livello del mare fino a 1.800 metri di altitudine. In California, cresce sulle Klamath Mountains e si estende fino alla parte centro-settentrionale della Sierra Nevada.
L’abete di Douglas si adatta bene a diversi tipi di suolo, purché siano ben drenati. Tuttavia, non tollera terreni argillosi e compatti e soffre fortemente gli eccessi termici, sia in caso di gelate tardive che di siccità estive. Introdotto in Europa nel 1830, ha trovato un habitat favorevole soprattutto nelle zone del castagno e delle faggete. In Italia è presente in Trentino-Alto Adige, Toscana, Campania e Basilicata, spesso utilizzato nei rimboschimenti.
Il Douglas (Pseudotsuga menziesii) è uno degli alberi più alti del mondo dopo la Sequoia sempervirens. Gli esemplari maturi raggiungono generalmente un’altezza compresa tra i 60 e i 75 metri, ma alcuni possono superare i 100 metri in condizioni ottimali. L’esemplare più alto conosciuto, chiamato Doerner Fir, misura 100,3 metri e si trova in Oregon. Il tronco può raggiungere un diametro di 1,5-2 metri, mentre il più largo mai registrato, il Queets Fir, arriva fino a 4,85 metri di diametro.
La longevità media di questa specie è di 500 anni, ma alcuni esemplari possono vivere fino a 1.000 anni.
Il tronco è diritto e slanciato, con una corteccia che negli alberi giovani è liscia e grigia, caratterizzata da piccole bolle resinose. Negli esemplari maturi, la corteccia diventa spessa 10-30 cm, di colore bruno-scuro e profondamente fessurata e sugherosa.
Gli aghi sono lunghi fino a 3,5 cm, flessibili e leggermente appiattiti. Sono disposti a spirale lungo i rami e presentano una colorazione verde scuro sulla parte superiore e grigiastra sulla parte inferiore. Se stropicciati, emettono un profumo di limone.
I coni femminili (pigne) sono pendenti, lunghi 5-11 cm e inizialmente verdi, diventando marroni a maturazione. I coni maschili, invece, sono più piccoli (2-3 cm) e rilasciano polline giallo in primavera.
Il legno di abete di Douglas (Pseudotsuga menziesii) è apprezzato per resistenza e versatilità. L’alburno è chiaro, mentre il durame ha tonalità calde che scuriscono nel tempo. La fibra è solitamente diritta, con tessitura da media a grossolana. Sebbene resistente, senza trattamenti può essere vulnerabile a insetti e funghi. La durabilità può migliorare con trattamenti protettivi.
Usato in edilizia per travi, strutture portanti, ponti e carpenteria, è adatto anche per traversine ferroviarie e cantieristica navale grazie alla resistenza all’umidità. In falegnameria serve per mobili, parquet e pannelli, mentre l’industria cartaria lo impiega per la produzione di carta. È coltivato anche per scopi ornamentali e come Albero di Natale.
Il peso varia con la stagionatura: da 850-900 kg/m³ da verde a 450-550 kg/m³ stagionato. Cresce rapidamente, utile per il rimboschimento. In passato, i nativi americani usavano la sua resina per scopi medicinali. Resiste bene agli agenti atmosferici, ideale per impieghi esterni. Gli alberi isolati hanno forma piramidale, mentre nelle foreste perdono i rami inferiori con l’età. In Europa può raggiungere i 60 metri, tra le conifere più alte del continente.
L’abete di Douglas non è a rischio di estinzione ed è largamente utilizzato per il rimboschimento in molte parti del mondo. Tuttavia, può soffrire gelate tardive e siccità estive, oltre ad essere sensibile ad alcuni insetti e funghi.
In Italia è coltivato principalmente in ambiente montano fresco e umido e ha trovato un buon adattamento. Alcuni degli esemplari più alti si trovano nella Riserva naturale Vallombrosa, in Toscana, dove un albero ha raggiunto 62,45 metri nel 2016.
Grazie alla sua bellezza, resistenza e versatilità, il Douglas è uno degli alberi più importanti sia dal punto di vista ecologico che economico.
Se vuoi conoscere altre specie di albero: visita l’Enciclopedia del Legno di Brini Legnami qui.